lunedì 29 dicembre 2008

Come con la danza


Come con la danza…

È un circolo vizioso.

Amo la danza classica. Ma non sono una ballerina classica.

Già da bambina ho conosciuto la rassegnazione nei riguardi di questo amore. Rileggendo miei scritti passati, vedo un amore non corrisposto.

Ho iniziato a vivere la danza dal suo lato moderno col pop e il funk.

Le scarpette rosa, i tutù, l’essere leggiadra e meravigliosa agli occhi degli spettatori, erano cose che potevo solo sognare, gustandone qualcosa solo guardando. Ma quella ballerina col mio viso, era solo in un sogno.

Poi un giorno, la provai sulla mia pelle.

Entravo pian piano nell’illusione di poter realizzare quel sogno.

Ma sapevo comunque che era una vetta troppo alta quella alla quale puntavo.

Nonostante tutto, dei piccoli traguardi riuscivo a raggiungerli. Vedevo che col lavoro potevo arrivare non dove puntavo, ma abbastanza vicina.

Poi però, il sogno è stato infranto. Ho dovuto dire addio alla danza classica.

Studio comunque danza jazz, e mi piace tantissimo.

Mi si addice di più, potrei arrivare in alto in quest’arte.

Eppure non è la danza classica. Non era il mio sogno.

Sono rassegnata al fatto che ormai non fa più parte della mia vita. Ma non posso fare a meno di guardare video e soffrire del fatto che quelle fantastiche ballerine fanno cose che non potrò mai.

Ancora indosso quelle scarpette rosa ed impreco contro il fatto che mi manca lo spazio sufficiente per esercitarmi.

Sono rassegnata, ho incontrato nuovi amori e piaceri come la scrittura e l’università di lingue orientali.

Ma non posso non indossare quelle scarpe….ancora una volta…



Soggetto foto: Cristina Pagani
Foto di: Sivia T.