giovedì 20 marzo 2008

il semplice..l'importante

A volte, di sera, mi ritrovo nel mio letto in quel dormiveglia in cui non dormi, ma nemmeno sei sveglio (come possa essere possibile una tale via di mezzo ancora non me lo spiego), ed inizio a vagare con la mente. Alcuni dei miei lettori sapranno che questo è per me un periodo di completa enfasi; non mi è chiaro bene cosa sia, fatto stà che è una sensazione meravigliosa. Ed in questi attimi in cui mi ritrovo lì sul filo che separa il conscio dall'inconscio, la mia mente vaga verso diverse riflessioni su una miriade di argomenti. L'ultima preda dei miei pensieri è stata la semplicità. Non so come, non so perchè (e qualcuno in un futuro prossimo, leggendo una lettera, capirà che in effetti io non so mooolte cose.......) questa cara parola ha assunto più che altro il significato di qualcosa di non prettamente bello. Si attribuisce l'aggettivo semplice ad un qualcosa che non merita considerazione, quando io sono convinta che siano proprio le semplicità della vita a rendere tutto così spettacolare.Non a caso ho scelto la marcherita come immagine per questo intervento: a volte questo è un fiore che viene considerato di serie b, quasi indegno di tale nome, quando invece se si apre un po' la mente ci si rende conto che è proprio la sua semplicità che lo rende unico. Così anche le persone, a volte tendono ad atteggiarsi per non essere considerati "fiori di serie b" quando in realtà potrebbero allontanrsi dallo stereotipo di persona che la società ci presenta ogni istante, e spiccare comunque ma facendolo perchè si è semplicemente sè stessi. così come l'amore. io considero amore semplice, un amore puro ed incondizionato, non dico verso uomo o donna, ma verso una persona in generale. E' ingiusto chiedere ad una persona "conquistami" o "stupiscimi" perchè in realtà non ci sarà sorpresa migliore di trovarti accanto una persona che ti offre la sua semplicità, ovvero sè stesso, che è proprio quella che deve conquistare, perchè è quella l'unica cosa che ha da offrirti, e te la offre senza indugiare. Un'altra cosa che non concepisco è come si possa comparare il semplice con la parola "piccolo". Le piccole cose sono semplici. una risata fragorosa, il rumore delle foglie che scrusciano al passaggio del vento, una pagina bianca in attesa di un tuo racconto, il vedere quella pagina riempita, il sudore che emette il corpo di un ballerino dopo che a trionfato in un balletto impegnativo, il battere le mani del pubblico che si è emozionato guardandolo, la rugiada si un fiore, un abraccio dato semplicemente perchè in quel momento si aveva voglia di darlo, sentire la voce di chi ti manca, una canzone che ti riporta ad una vita, un libro riavuto indietro dopo tanto tempo di attesa (ogni riferimento a fatti cose o persone è puramente casuale) ogni cosa semplice e pura, apparentemente piccola, ma che in realtà ti dona una grande gioia. Se si prova a soffiare delle bolle di sapone in un luogo dove passa tanta gente, si può riconoscere lo stato emotivo di quelle persone. Chi sta bene sorride. sorridere per una bolla di sapone. ne ammira i colori la segue con la mano per giocarci. è un momento in cui si sente felice, eppure quella è semplicemente una bolla di sapone. Io credo in questo. Ci si preoccupa tanto degli "enormi problemi" della vita come fare successo, avere molti soldi per permettersi il lusso, perdendo così il vero piacere di essere nati su questa terra e aver avuto questa vita. E' vero a volte le cose semplici sono di per sè piccole, non sempre si notano, ma è per questo che sono uniche. si nascondono. non le vedi tutti i giorni, eppure fanno sempre centro. Sono lì celate nel bel mezzo di un'ermorme superficialità, che guardano che passi senza degnar loro di attenzioni, che in silenzio attendono di prendere il loro posto nel mondo, specialmente nel tuo. basterebbe così poco per farle saltar fuori. viva le cose belle, viva le cose semplici!