sabato 12 aprile 2008

pensieri cartacei

Ho voglia di scrivere, mi sento ispirata. Un'ispirazione strana, insolita. Non mi porta a parlare di qualcosa di preciso, ma sento la mia mano che scivola sul foglio con estrema falicità, e l'inchiostro lascia al suo passaggio qualcosa di me. Poco fa stavo leggendo "L'Alchimista"...<quando si ama, le cose acquistano un significato più profondo>...Magari è giusto che proprio oggi leggessi questa frase. Chissà a cosa mi porterà la mia mente. Chissà cosa c'è nella sua. E' un periodo meraviglioso. Al contempo strano ma comunque meraviglioso. Non sento di aver bisogno di altro, solo che prima o poi sappia ciò che provo. Non riceverò nulla in cambio prtchè avrò già ricevuto tutto. Qui il materialismo non centra, è l'emozione nel guardarlo negli occhi, o semplicemente la gioia di quando mi abbraccia. E' colmare il desiderio che provo nei suoi confronti solo con ciò che mi offre. Assaporare fino in fondo ogni istante, viverlo intensamente per quanto breve. Forse questo significa accontentarsi, ebbene allora mi accontanto di lui per quello che è. Forse la parola desiderio può essere in qualche modo fraintesa. Non è il desiderio carnale o di possessione. L'ultima volta che ho potuto vivere parte del suo corpo...in quel momento, in cui l'istinto dovrebbe partire e portarti ad un desiderio sessuale, ebbene in quel momento l'unica cosa che desideravo era fissare i suoi occhi e tastare le sue labbra. Così come quando mi trovo per un breve istante fra le sue braccia, chiudo gli occhi e vivo il momento, gli accarezzo i capelli, e l'unica cosa che vorrei dirgli è "GRAZIE" ma resto in silenzio e va bene lo stesso. Penso che il mio sguardo dica molto di più. Non so però se i nostri occhi parlano la stessa lingua. Spero di sì. Chissà cosa mi riserva ancora la vita. Chissà chi sto aspettando. Chissà chi sta aspettando lui. Chissà quante domande ci sono da pormi. Chissà quante risposte la vita e il mondo mi daranno.